Lagos – Novara Senza Ritorno – Un viaggio tra due mondi

Nel 2005, il documentario “Lagos – Novara senza ritorno”, diretto da Alberto Cicala, ha raccontato un viaggio intenso e drammatico tra Nigeria e Italia, esplorando le dinamiche della migrazione, della speranza e delle difficoltà che accompagnano chi cerca una nuova vita lontano dalla propria terra.

Prodotto da AC Multimedia Film Productions, oggi conosciuta come Butterfly Film, in collaborazione con Nigeria Entertainment Lagos, il film ha ricevuto il supporto e il patrocinio della Provincia di Novara, dell’Associazione Liberazione e Speranza Onlus e dell’ACSV Novara. Tuttavia, il contributo dell’associazione Liberazione e Speranza Onlus è stato solo parziale, mentre la realizzazione del documentario è stata guidata principalmente da Alberto Cicala, che ha sviluppato il progetto e ne ha curato ogni fase, dalla scrittura alla produzione.

Interviste e testimonianze dalle istituzioni

Il documentario ha incluso una serie di interviste girate a Novara, coinvolgendo figure istituzionali e esperti che hanno offerto una prospettiva approfondita sulla migrazione, la tratta di esseri umani e le problematiche sanitarie legate all’HIV.

Tra gli intervistati figurano:

  • Il vescovo di Novara, che ha discusso il ruolo della Chiesa nell’accoglienza e nel supporto ai migranti.
  • Il procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Novara, che ha analizzato gli aspetti legali e le indagini sulla tratta di donne.
  • Il questore di Novara, che ha fornito dati e testimonianze sulle operazioni di contrasto alla criminalità legata alla migrazione.
  • Alcuni ispettori di Polizia, che hanno raccontato le difficoltà nel gestire i casi di sfruttamento e tratta.
  • Il primario del reparto infettivi dell’ospedale maggiore di Novara, che ha parlato delle problematiche sanitarie legate all’HIV e alle condizioni di salute dei migranti.
  • Ricercatori esperti di HIV, che hanno condiviso studi e dati sulla diffusione del virus tra le comunità vulnerabili.
  • Critici e attivisti sulla tratta di donne, che hanno denunciato le condizioni di sfruttamento e le difficoltà nel fornire assistenza alle vittime.
  • Maurizio Bungaro, ex Console d’Italia a Lagos nel 2007, africanista e figura chiave nel dialogo tra Italia e Nigeria.
  • Il presidente della Provincia di Novara, che ha offerto una visione istituzionale sulle politiche locali legate alla migrazione e all’integrazione.

Maurizio Bungaro ha avuto un ruolo fondamentale nell’avvio dell’Associazione Mater Africa, organizzando il primo incontro presso la biblioteca del Consolato Italiano a Lagos. Questo evento ha rappresentato un punto di svolta, riunendo persone che ancora oggi, a distanza di 20 anni, continuano a collaborare per l’associazione.

Le riprese in Nigeria e la nascita di Mater Africa

Le sequenze girate in Nigeria sono state realizzate grazie a un primo script sviluppato da Alberto Cicala, che è stato inviato a un team di operatori locali. Questi professionisti, coinvolti nella produzione del documentario, hanno continuato il loro impegno nel cinema e nella cooperazione internazionale, diventando oggi membri attivi dell’Associazione Mater Africa in Nigeria, una realtà che opera nel campo della formazione e dell’aiuto umanitario.

Dopo l’esperienza di Lagos – Novara senza ritorno, è nata l’Associazione Butterfly Europe for Africa, che ha poi evoluto il suo impegno diventando Mater Africa in Italia e Mater Africa registrata come ONG in Nigeria. Questa trasformazione ha permesso di consolidare il lavoro iniziato con il documentario, creando una scuola di cinema per giovani di strada e vittime della tratta di esseri umani.

Una prima assoluta nel cinema docu-fiction

“Lagos – Novara senza ritorno” rappresenta la prima esperienza assoluta di film docu-fiction girato tra Italia e Nigeria, un progetto pionieristico che ha unito due realtà lontane attraverso il linguaggio cinematografico.

Un aspetto unico della produzione è stato il coordinamento delle riprese in Nigeria direttamente via telefono, un metodo innovativo per l’epoca, considerando che nel 2005 non esisteva ancora WhatsApp. Questo ha richiesto un grande lavoro di organizzazione e comunicazione, dimostrando la determinazione e la visione di Alberto Cicala, che ha saputo dirigere il film a distanza, superando le difficoltà tecniche e logistiche.

Daddy Showkey: la voce della Nigeria

Tra le persone invitate al primo meeting dell’associazione figurava anche Daddy Showkey, celebre cantante nigeriano noto per il suo impegno sociale e per aver dato voce alle comunità più vulnerabili.

Daddy Showkey, originario di Ajegunle, un quartiere popolare di Lagos, ha costruito la sua carriera musicale raccontando le difficoltà della vita nelle periferie urbane. Con il suo stile unico, ha contribuito a rendere popolare il ghetto dancehall, un genere musicale che mescola reggae, afrobeat e influenze locali.

Oltre alla sua carriera artistica, Daddy Showkey è stato un attivista, impegnato nella lotta contro la tratta di esseri umani e nella difesa dei diritti dei giovani nigeriani. La sua partecipazione al meeting di Mater Africa ha rafforzato il legame tra cultura, musica e impegno sociale, dimostrando come l’arte possa essere un potente strumento di cambiamento.

Le musiche di Paolo Pizzimenti e la poesia di Silvano Agosti

Uno degli elementi che arricchiscono Lagos – Novara senza ritorno è la colonna sonora, composta da Paolo Pizzimenti, già noto per le sue musiche realizzate per le opere teatrali della moglie, Lucilla Giagnoni.

Pizzimenti ha saputo creare un paesaggio sonoro che accompagna il viaggio tra Nigeria e Italia, enfatizzando le emozioni e le tensioni che attraversano il documentario. Le sue composizioni, caratterizzate da melodie evocative e ritmi profondi, si intrecciano con le immagini, dando vita a un’esperienza immersiva per lo spettatore.

La sua esperienza nel teatro ha influenzato profondamente la colonna sonora del film, portando un approccio narrativo alla musica, dove ogni nota contribuisce a raccontare la storia. I suoni tradizionali africani si mescolano con armonie più moderne, creando un contrasto che riflette il tema del documentario: il viaggio, la speranza e la disillusione.

Oltre alla musica, il film include un momento poetico interpretato dall’attrice novarese Lucilla Giagnoni, che recita una poesia scritta da Silvano Agosti appositamente per il documentario. La sua voce intensa e teatrale dona ulteriore profondità al racconto, trasformando le parole in immagini e sensazioni che accompagnano lo spettatore nel viaggio emotivo del film.

Grazie alla sua sensibilità artistica, Pizzimenti ha trasformato la musica in un elemento narrativo, capace di amplificare il significato delle immagini e di trasmettere le emozioni dei protagonisti.

Una copertina d’autore

A dare un ulteriore valore artistico al documentario è stata la copertina, realizzata da una pittrice di colore, che esponeva le sue opere nel Novarese. L’artista, affascinata dal progetto e dal lavoro di Alberto Cicala, ha voluto contribuire con un’immagine che rappresentasse visivamente il tema del film. La sua opera, intensa e simbolica, ha aggiunto un ulteriore livello di profondità al documentario, rafforzandone il messaggio e l’impatto visivo.

Il sostegno della Fondazione Cariplo

Il lungometraggio e il cortometraggio sono stati finanziati grazie al contributo della Fondazione Cariplo, che ha sostenuto il progetto attraverso l’Associazione Liberazione e Speranza Onlus. Questo supporto ha permesso la realizzazione delle riprese e la produzione del documentario, contribuendo a dare voce a una realtà spesso ignorata e a sensibilizzare il pubblico sulle difficoltà della migrazione.

Un documentario riconosciuto a livello internazionale

“Lagos – Novara senza ritorno” è stato presentato in importanti eventi cinematografici e conferenze internazionali, tra cui la Festa del Cinema di Roma Business Street, l’International AIDS Conference di Toronto, e trasmesso su emittenti televisive come SAT2000, LA7 e diverse TV private.

Il documentario ha ricevuto attenzione per la sua capacità di raccontare una realtà spesso ignorata, dando voce a chi vive il dramma della migrazione e affronta le difficoltà dell’integrazione.

Conclusione

“Lagos – Novara senza ritorno” non è solo un documentario, ma una testimonianza potente sulle sfide della migrazione, sulla speranza e sulla disillusione. Grazie alla regia di Alberto Cicala, il film offre uno sguardo autentico e toccante su un fenomeno che continua a segnare la vita di migliaia di persone.

Tags:

Comments are closed

 

Nessun commento da mostrare.