Cuore Walser: memorie di un popolo in estinzione

Storie, leggende e tradizioni Walser attraverso il cinema.

Cuore Walser – memorie di un popolo in estinzione

Nel 2006, Butterfly Film ha prodotto Cuore Walser, un documentario che esplora la storia e le tradizioni dei Walser, una comunità alpina di origine germanica.

Il film Cuore Walser ha ottenuto il riconoscimento di interesse culturale da parte del Ministero per i Beni e le Attività Culturali (Mibac), confermando il suo valore nel preservare e raccontare la memoria di una comunità alpina unica.

Un viaggio nella cultura Walser

Il documentario segue la storia di Catharina, interpretata dall’attrice romana Alessandra Magrini, l’ultima Walser che conserva i ricordi della sua vita come se dovesse tramandarli all’intera umanità. Attraverso il suo racconto, il film intreccia le vicende personali con la memoria collettiva di un popolo che rischia di scomparire.

Il ruolo del padre di Catharina è interpretato dall’attore varallese Daniele Conserva, noto per la sua esperienza nel teatro e nel cinema. La sua presenza nel film aggiunge profondità alla narrazione, contribuendo a ricostruire l’atmosfera autentica della comunità Walser.

Riprese estreme tra inverno e estate

Per la realizzazione del documentario, sono state necessarie riprese in inverno a 3000 metri di altitudine, affrontando condizioni climatiche estreme per catturare l’essenza della vita Walser nelle alte valli alpine.

Durante l’estate, le riprese sono proseguite con un lavoro in solitaria, durato sei mesi, con base presso l’Albergo dei Pescatori di Piode. Questo periodo di isolamento ha permesso di approfondire la ricerca visiva e narrativa, immergendosi completamente nell’ambiente e nelle storie locali.

Nella prima settimana di riprese, il regista e autore Silvano Agosti ha raggiunto la troupe a Piode, in provincia di Vercelli, per contribuire alle riprese e offrire la sua visione artistica al progetto.

Un documentario a basso budget con il sostegno della Regione Piemonte

Cuore Walser è stato realizzato con un budget limitato, finanziato dalla Regione Piemonte – Direzione Cultura, Montagne e Sport, con un contributo di circa 25.000 euro.

Grazie all’interessamento della Film Commission Piemonte, il progetto ha potuto contare sul supporto di due stagiste durante la fase di pre-produzione e produzione.

Le riprese sono iniziate con un focus particolare sulla colonna sonora, coinvolgendo un coro di oltre 150 voci in una chiesa di Omegna, sotto la direzione del maestro Fabrizio Gallina Sabarino.

Chi sono i Walser?

I Walser sono una popolazione di origine germanica che, tra il XII e il XIII secolo, migrò dal Canton Vallese verso diverse aree dell’arco alpino, stabilendosi in territori oggi appartenenti a Italia, Svizzera, Austria e Liechtenstein. In Italia, la minoranza etnico-linguistica Walser è presente in Piemonte (Macugnaga, Formazza, Alagna Valsesia, Rima, Rimella) e in Valle d’Aosta (Gressoney-La-Trinité, Gressoney-Saint-Jean, Issime).

La loro migrazione fu motivata da diversi fattori, tra cui la ricerca di nuove terre coltivabili e la necessità di sfuggire alla pressione demografica nelle valli svizzere. I Walser si insediarono in zone impervie e difficili da raggiungere, sviluppando tecniche di sopravvivenza avanzate e un forte senso di comunità.

Storie di streghe, superstizioni e magia

Oltre alla narrazione storica, Cuore Walser esplora anche gli aspetti più mistici e leggendari della cultura Walser. Il documentario racconta storie di streghe, superstizioni e magia, esattamente come vengono tramandate dagli ultimi abitanti di queste comunità alpine. Le credenze popolari, gli antichi rituali e le leggende locali si mescolano con la realtà quotidiana, creando un affascinante quadro di una cultura che ha resistito per secoli alle trasformazioni del mondo moderno.

L’architettura Walser: un modello di sopravvivenza

Uno degli elementi distintivi della cultura Walser è la loro architettura tradizionale, progettata per resistere alle condizioni estreme delle Alpi. Le loro abitazioni, costruite interamente in legno, sono caratterizzate da una struttura modulare che permette di adattarle alle esigenze della famiglia e del lavoro agricolo. Queste case, spesso dotate di ballatoi e tetti spioventi, sono ancora visibili in molte località alpine e rappresentano un patrimonio culturale di grande valore.

Un’opera visiva e sonora di grande impatto

La regia, la fotografia e il montaggio di Alberto Cicala danno vita a un racconto visivo intenso e suggestivo, che cattura la bellezza selvaggia delle montagne e la profondità emotiva dei suoi protagonisti. La colonna sonora originale è stata composta da Fabrizio Gallina Sabarino, allievo e grande amico di Ennio Morricone, il cui talento musicale ha contribuito a creare un’atmosfera evocativa e coinvolgente.

Produzione e distribuzione

Cuore Walser è stato prodotto da AC Multimedia Cinematografica, oggi Butterfly Film, con il sostegno della Regione Piemonte e della Film Commission Torino Piemonte. Il documentario è stato distribuito da Hoepli, librerie Rizzoli e AC Multimedia Cinematografica, raggiungendo un pubblico appassionato di storia e cultura alpina.

Premi e festival

Il documentario ha ricevuto il visto censura n. 101768 nel 2008 ed è stato proiettato in diverse occasioni, tra cui il Teatro Unione Alagnese ad Alagna Valsesia nel 2009. La sua capacità di raccontare una cultura in via di estinzione con autenticità e profondità ha contribuito a far conoscere la storia dei Walser a un pubblico più ampio.

Conclusione: un tributo alla memoria

Cuore Walser è più di un documentario: è un tributo alla memoria di un popolo che ha vissuto per secoli in armonia con le montagne, preservando tradizioni e conoscenze uniche. Attraverso la narrazione di Catharina e le testimonianze degli ultimi Walser, il film invita lo spettatore a riflettere sull’importanza della conservazione culturale e sulla bellezza delle storie che rischiano di essere dimenticate.

da un TG Locale (Novarese) Videonovara

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